Il Sistema
Formalizzato tra il 2006 e il 2007 con uno specifico accordo tra i Comuni che vi sono rappresentati, riconosciuto con decreto regionale a gennaio 2010, il Sistema Museale della Valle Sabbia ha recentemente rinnovato la convenzione tra le istituzioni che ne fanno parte, attivando un nuovo corso programmatico.
Costituisce una sfida significativa per il territorio locale, caratterizzato da numerose e variegate realtà culturali, tra musei e raccolte, parchi e siti archeologici.
Il polo storico è rappresentato dai musei di Capovalle e di Pertica Bassa che documentano, rispettivamente, personaggi e momenti del primo e del secondo conflitto bellico, oltre al movimento resistenziale che ha contato su figure di spicco come Giacomo Perlasca o l’esule slavo Dimitrije Paramendič. A parte va considerata la Rocca d’Anfo, bene di eccezionale valore storico e militare, la cui visita è garantita, dal 2015, dopo un significativo intervento di consolidamento delle strutture, non ancora concluso, grazie all’accordo siglato tra Regione Lombardia e Comunità Montana di Valle Sabbia.
L’ambito delle attività produttive fa capo ad alcune realtà di recente costituzione, come i Musei del Ferro di Odolo e Casto, il Museo del Lavoro di Vestone ed il Forno Fusorio di Livemmo, un sito di archeologia industriale portato alla luce dagli scavi condotti nel 2004.
Ampio rilievo è dato, in Valle, al materiale etnografico che assembla tutte quelle testimonianze legate alla “cultura materiale e immateriale”, al lavoro, ai costumi, alle tradizioni e al folklore. Oltre ad una specifica sezione presente all’interno del museo di Pertica, i “mestieri”, ad esempio, sono documentati in Valle nel museo dell’associazione “Habitar in sta terra” di Bagolino e nella raccolta di Sabbio Chiese, avviata più di vent’anni fa dall’appassionato Enrico Morelli.
Una dimensione più ampia e un ruolo di spicco caratterizzano il Museo Archeologico di Gavardo che, unico museo “riconosciuto”, tra quelli del Sistema, a livello regionale, occupa il secondo posto nella nostra provincia per qualità dei reperti conservati, frutto delle fortunate campagne di scavo condotte dall’Associazione di volontari “Gruppo Grotte Gavardo”, a partire dagli anni Cinquanta.
Ultimo tra i progetti messi in campo dalla Comunità Montana di Valle Sabbia, dopo l’inaugurazione del Sistema Bibliotecario del Nord-Est bresciano e l’avvio del progetto di inventariazione degli archivi comunali, attualmente sospeso, il Sistema Museale ha fin da subito “investito” le sue energie nella comunicazione e nella divulgazione, condividendo l’idea del museo come “luogo educativo”.
Patrimonio culturale della comunità che vi risiede, musei, raccolte museali, fucine e siti archeologici, pur nella loro diversità di contenuti e forme, rappresentano una risorsa imprescindibile per consolidare, soprattutto nelle giovani generazioni, il legame con il proprio territorio, sia in una dimensione di ricerca storica che nei risvolti di riflessione sull’attualità.