Sabbio Chiese Stampatori

Informazioni utili

Raccolta informazioni utili Museo Stampatori "da Sabbio"

Dove

Via Parrocchiale, 13

Telefono

338 1495924

Giorni di apertura

Su prenotazione o in occasione di eventi, attività e laboratori

Modalità di accesso

Libero

Accesso disabili

Museo Stampatori "da Sabbio"

L’idea
La storia progettuale del museo risale ai primi anni Duemila e deve la sua genesi ad una intuizione di Alfredo Bonomi.
Nel 2002, in particolare, usciva, a cura di Ennio Sandal, Il mestier de le stamperie de i libri. Le vicende e i percorsi dei tipografi di Sabbio Chiese tra Cinque e Seicento e l’opera dei Nicolini (Brescia, Grafo). Un contributo scientifico capace di suscitare interesse e attenzione attorno agli stampatori originari di Sabbio, di cui il Comune già possedeva una piccola selezione di volumi, acquisiti per lo più per donazione.
La mostra, dal titolo Gli stampatori, da Sabbio alla conquista del mondo. Uomini, idee e tecniche tra Cinque e Seicento, allestita in occasione delle Feste Decennali del 2012, confermava, poi, l’opportunità di affrontare in modo più sistematico la ricerca storica e, al contempo, il progetto di una esposizione permanente.

La vision e la mission
Un nuovo museo? dedicato ai libri antichi? in Valle Sabbia?
Queste alcune delle domande che si è posto, fin da subito, il gruppo di lavoro, guidato da Alfredo Bonomi, nella convinzione che, oltre alla passione e all’impegno profusi, fosse necessario ragionare, prima di tutto, sul significato di un’operazione complessa e a tratti “visionaria”, come quella di istituire un “nuovo museo”, in un piccolo comune della provincia di Brescia. Un museo “nuovo”, non solo perché “prima non c’era”, ma “nuovo”, soprattutto, per l’orizzonte di senso cui avrebbe guardato. Sia in termini di progettualità che di vita vissuta.
In base alle indicazioni di ICOM-International Council of Museums, la funzione del museo non può limitarsi alla finalità conservativa, di studio e di esposizione, ma deve coinvolgere il territorio, garantendo piena accessibilità e offrendo opportunità di partecipazione diretta dei cittadini, per favorire lo sviluppo di una consapevole “comunità di eredità”.

La confluenza tra l’opera del gruppo di lavoro e l’istituzione del museo si concretizza, formalmente, nella Deliberazione del Consiglio Comunale (n. 23, 15 maggio 2017), che sancisce la nascita del Comitato scientifico per la memoria e la valorizzazione degli stampatori di Sabbio Chiese, dalla storia al museo del libro antico.
Il comitato – composto da Alfredo Bonomi, Ennio Ferraglio, Elena Ledda, Flavio Richiedei, Michela Valotti e presieduto dall’assessore alla cultura, Claudio Ferremi – assume il compito di selezionare e perseguire alcune finalità prioritarie, qui estrapolate dalla Deliberazione comunale:

Promuovere le più opportune iniziative idonee a far conoscere il valore degli stampatori di Sabbio e, più in generale, l’importanza della stampa nei secoli XV, XVI e XVII e del libro nel contesto dei moderni mezzi di comunicazione.
Delineare un percorso che, pur nelle tempistiche che si renderanno necessarie, coinvolga le diverse istituzioni intorno al progetto di apertura a Sabbio del “Museo del libro antico”, concepito però con modalità adatte alle necessità dell’odierna società e che coinvolga il “mondo della didattica”, i giovani delle scuole sul valore del libro e delle carte come “fucina della storia e del sapere”, con l’intento di far di Sabbio, nel rispetto della sua tradizione in questo campo, un “polo museale” del libro antico, che si colleghi dinamicamente con le diverse realtà già attive nel settore.
Tutto ciò per arricchire la Valle Sabbia di una opportunità culturale di qualità che si saldi efficacemente ad una sua tradizione, dove la manualità e le idee nel lontano 1500 hanno “messo le ali” ad un artigianato che, con la forza dell’innovazione, ha saputo imporsi in un contesto umano e variegato.
Edificio Museo Stampatori «da Sabbio»

L’edificio
La cessione al Comune, da parte di Alfredo Bonomi, nel 2019, dell’immobile sito a Sabbio Chiese, in via Parrocchiale, con il vincolo della destinazione culturale, ha garantito l’avvio del cantiere.
Il progetto museale ha visto il coinvolgimento dei tecnici locali, architetti e ingegneri, per lo studio destinato alla rifunzionalizzazione dell’edificio, ma anche all’allestimento del percorso museografico interno. La concreta realizzazione delle opere, declinata per step su più anni, è stata resa possibile anche grazie ai finanziamenti erogati dallo Stato, da Regione Lombardia, da GAL GardaValsabbia, oltre che dal Comune di Sabbio Chiese.