Informazioni utili
Raccolta informazioni utili museo Vestone
Dove
Via Madonna del Convento 6
Telefono
Giorni di apertura
Aperto su prenotazione
Per attività per bambini controllare la sezione eventi del sito
Modalità di accesso
Libero su prenorazione
Accesso disabili
Si
Museo del lavoro
Il Museo del Lavoro è nato nell’anno 2000 grazie all’attività di un gruppo di amici, appassionati raccoglitori di testimonianze legate all’economia della Valle Sabbia, con uno spiccato interesse per i prodotti dell’artigianato e dell’industria.
L’edificio di via Madonna del Convento, ristrutturato e messo a disposizione dal Comune, è sede definitiva del museo dal 2008.
Ricorda, nel toponimo, l’antica istituzione fondata dai frati Cappuccini nei primi anni del Seicento. Soppressa sul finire del Settecento, l’edificio viene adibito a caserma, fino alla fine del secondo conflitto mondiale.
L’edificio, recuperato negli anni Settanta dal Comune di Vestone, è stato ristrutturato e, nell’ala ovest, adibita ad ospitare la raccolta museale.
Una serie di mostre temporanee organizzate dall’Associazione Museo del Lavoro, relative ai diversi comparti produttivi, ha garantito, fin dalla nascita, la divulgazione della cospicua collezione.
Il museo espone fotografie, cataloghi storici che contribuiscono alla conoscenza dell’economia del territorio e testimonianze recenti del lavoro in valle, in particolare oggetti e strumenti legati alla produzione dei metalli non ferrosi, oltre che le testimonianze salvate della dismissione di varie industrie valsabbine.
In particolare una serie di imponenti macchinari per la lavorazione della plastica o per la rifinitura di pezzi metallici, nonché dalla presenza di oggetti finiti e numerosi strumenti.
Il museo è diviso in diverse sezioni:
– la sezione contadina, dove si trovano manufatti forgiati, una copia di maglio meccanico, bilance, attrezzi e oggetti di vita agro-silvo-pastorale, strumenti di caccia utilizzati principalmente dalla popolazione degli anni passati quale fonte di sussistenza, nonché vetrine con l’esposizione di vari campioni;
– la sezione dei componenti elettrici, applicazioni ed attrezzature di impianti elettrici, strumenti di misura e controllo, di sicurezza e trasporto dell’elettricità, oltre a interruttori, trasformatori, suonerie, collocati in modo tale da comprenderne l’evoluzione non solo tecnologica ma anche estetica;
– la sezione dedicata alla lavorazione delle striglie che fece di Promo di Vestone, alla fine dell’800, uno dei centri di eccellenza del panorama internazionale: le striglie di Vestone erano richieste in Italia, ma anche in Austria, Francia ed Africa del nord. Sono visibili attrezzi e macchine per la produzione di finimenti ed un orologio a pendolo per torre campanaria posto su telaio metallico, costruito dalle officine Roncetti di Nozza di Vestone;
– la sezione dedicata alla lavorazione artigianale delle ruote dei carri e carretti, di cui è illustrato l’intero ciclo produttivo.
– la sezione dedicata alla tessitura con la presenza di telaio in legno funzionante risalente ai primi del ‘900, macchine per cucire, cardatori e sfibratori, alla fotografia, alla cinematografia (proiettori, avvolgitori e macchine da presa), alla telefonia con apparecchi di varie epoche, apparecchi televisivi e complementi per l’ufficio, con macchine da scrivere, per il calcolo e terminali (computer);
– la sezione di Meccanica con macchine ed attrezzi riguardanti le varie lavorazioni dei metalli (2° grado di lavorazione o finitura), collegata ad altra sala contenente l’esposizione di strumenti, macchine ed accessori attinenti; edilizia/carpenteria con ponteggi, sollevatori, antichi attrezzi di lavoro, stampi ed altro;
– la sezione Tecnologia del legno con macchine, attrezzi e strumenti vari; Enologia, con la presenza di tini, botti, strumenti di pesatura, antichi contenitori, con presenza anche di macchine per l’imbottigliamento di bibite; Resine sintetiche con la presenza di una grossa pressa (MIR) per stampaggio resine termoplastiche, con dispositivi per il funzionamento e stampi inerenti, nonché una pressa risalente agli anni ‘30 per stampaggio di materie termoindurenti.
Il museo si trova in via Madonna del Convento, in località Mocenigo, non lontano dalla scuola secondaria di I grado “A. Glisenti”
info: 3393783978.